55mila euro per la consegna dei pasti a domicilio a anziani e persone fragili: così ha deliberato la Giunta del Comune di Bergamo per la prosecuzione e il sostegno del progetto «Ol disnà» in convenzione con l’organizzazione di volontariato «Aiuto per l’Autonomia Onlus».
Il progetto consente la consegna di 300 pasti al giorno in tutta la città (eccezion fatta per Bergamo Alta, nella quale il servizio è garantito in collaborazione con la Cooperativa Città Alta) per un totale di oltre 109mila pasti all’anno. I volontari dell’Associazione contribuiscono così a sostenere l’autonomia di tante persone anziane, disabili e segnalate dai Servizi Sociali in città, realizzando anche un servizio di trasporto sociale in particolari situazioni. Il costo di un pasto completo (primo, secondo, contorno, frutta e pane) è di soli 4,50 euro; il progetto prevede però anche la consegna di 4.200 pasti gratuiti all’anno a una dozzina di persone in particolari situazioni di disagio economico.
Secondo i termini della convenzione, il Comune di Bergamo eroga un contributo di 30mila euro per coprire i maggiori costi a carico dell’organizzazione e costituisce un fondo di 25.000 euro per i pasti erogati gratuitamente alle persone in situazione di fragilità economica. Tutti i pasti sono consegnati da volontari, il cui numero si è però ridotto negli ultimi anni: l’Associazione e il Comune lanciano un appello perché sia possibile invertire questa tendenza e si possa continuare a garantire questo fondamentale servizio.
«Il progetto garantisce un servizio fondamentale – commenta Marcella Messina, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo – con numeri che continuano a crescere in proporzione alla quota di popolazione anziana presente in città. Ai quasi 110mila pasti erogati in città si aggiungono i quasi duemila che la Cooperativa Città Alta distribuisce ogni anno nel quartiere di Bergamo Alta, il tutto grazie all’attività di soli volontari: in questo modo possiamo sostenere l’autonomia di tante persone anziane e fragili nella nostra città, consentendo loro di continuare a vivere nella propria casa ed evitando di dover seguire percorsi di cosiddetta “istituzionalizzazione” all’interno di strutture di assistenza specializzate, ma è evidente che dobbiamo dare una mano all’Associazione per poter continuare a garantire il servizio. Per ovviare al calo del numero dei volontari, stiamo lavorando per avviare una nuova “antenna” di Ol Disnà in città, migliorando e riducendo gli spostamenti attraverso la città per effettuare le consegne dei pasti. Abbiamo individuato la zona di Celadina-Boccaleone-Campagnola come idonea all’apertura dell’antenna e ci stiamo attivando con i Centri per Tutte le Età della città e le reti sociali di Boccaleone e Campagnola per reperire volontari”.