52.400: è questo il numero stimato (e in calo) di bergamaschi che dichiarano di avere attualmente sintomi riconducibili al coronavirus. È una delle principali stime contenute nel secondo report sull’uso della web app “Oggicomestai.it”, sviluppata da ATS Bergamo in collaborazione con il Comune di Bergamo e il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci della Provincia.
A oggi, delle quasi 57.500 persone registrate al servizio e delle oltre 50.000 su cui sono state svolte le analisi del report, si stimano 52.400 persone attualmente con sintomi, pari al 4,7% della popolazione della provincia. Un dato quindi in calo rispetto alle 62.000, pari al 5,6% dei bergamaschi, stimate con sintomi solo due settimane fa, il 20 aprile, data della prima ricognizione sul servizio.
Sempre in base alle risposte fornite a oggicomestai.it, si stimano 331.000 persone che hanno avuto sintomi nelle scorse settimane: lo 0,5% dei bergamaschi sono ancora potenzialmente contagiosi, secondo una ricostruzione basata sulla data di fine dei sintomi riconducibili a Covid-19.
Complessivamente, quindi, sono 383.000, il 35% della popolazione, le persone che hanno avuto o hanno sintomi riconducibili al COVID19: una quota a cui possiamo aggiungere – spiegano alcuni virologi che collaborano al progetto – un ulteriore 10% di asintomatici.
Rispetto all’ultimo aggiornamento, 80.000 persone in più si muovono per lavoro: la riattivazione delle imprese manifatturiere e di molte attività indicate negli allegati del Decreto governativo dello scorso 26 aprile ha determinato una crescita del numero di bergamaschi che ora si spostano per lavoro sul territorio. Si stima che 338.600 persone si muovano per lavoro nella provincia di Bergamo, circa il 30,4% della popolazione, dato ben superiore al 23,2% registrato solo nella ricognizione di due settimane fa.
Di questi bergamaschi, l’1,1% dei potenzialmente contagiosi si deve muovere per lavoro. In provincia si stimano 12.300 persone, un dato comunque in netto calo (-9.700) rispetto al 20 aprile scorso.
“Uno dei problemi della Fase2 – spiega Marcella Messina, Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei 243 Sindaci e dei 14 ambiti territoriali della Provincia di Bergamo – è proprio la difficoltà di un monitoraggio dei dati e della situazione sul nostro territorio, in assoluto tra i più colpiti. Questo strumento, quindi, è e sarà ancora più utile nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, visto che molti bergamaschi sono tornati a lavorare e molte persone hanno ripreso a uscire dopo il periodo di quarantena: aderendo a oggicomestai.it e fornendo quotidianamente le informazioni sul proprio stato di salute, possiamo avere una mappatura chiara di quale sia l’andamento del virus sul territorio, orientando o chiedendo scelte precise alle autorità sanitarie. I dati che abbiamo potuto analizzare in questi giorni, ci consegnano un quadro per certi versi rassicurante, con una stima delle persone che presentano sintomi, e quindi potenzialmente contagiate, in evidente riduzione rispetto alle scorse settimane, ma sulla quale c’è ancora molto da lavorare, soprattutto in termini di prevenzione e garanzia di sicurezza. Il fatto che siano anche che molti bergamaschi stiano chiedendo ed eseguendo i test sierologici può darci un’ulteriore grande mano nella mappatura del virus a Bergamo e provincia: noi Sindaci bergamaschi chiediamo quindi di aderire a questa iniziativa, che coinvolge già oltre 50000 persone, per migliorare la sicurezza di tutti noi nelle prossime settimane di convivenza con il COVID19.”
I numeri stimati dell’epidemia:
• 383 mila hanno avuto o hanno sintomi
• Oltre 6 mila la stima decessi Covid
• 35% impatto sulla popolazione
• 10% stima asintomatici
• 45% impatto complessivo (circa 495mila)
✓ 58 mila potenzialmente contagiosi (52,4 mila attuali + 5,6 mila con fine sintomi da meno di 14 gg)
✓ 12.300 persone potenzialmente contagiose che si muovono per lavoro