In Piazza Vecchia, nel cuore storico e simbolico della Città, tra molte polemiche, per la totale assenza del mondo cattolico, a tre anni dalla morte, è stato inaugurato il monumento a Giuseppe Garibaldi… L’inaugurazione è avvenuta quando il lungo corteo, partito in gran pompa, da Piazza Cavour (oggi Piazza Giacomo Matteotti), è arrivato nella piazza, dove erano convenute, attorno all’imponente monumento, molte delegazioni di Associazioni Garibaldine, arrivate da molte città italiane. Le molte fanfare presenti hanno allietato la cerimonia con le tradizionali marce patriottiche e militari ed erano oltre settanta le bandiere ed i vessilli che coloravano la piazza che però ... non appariva del tutto piena di persone. Infatti erano dichiaratamente assenti tutte le rappresentanze del mondo cattolico che, come si sa, nella nostra realtà è molto consistente, anzi, maggioritario. Vari sono stati gli oratori che hanno preso la parola e che hanno ricordato le battaglie risorgimentali alle quali avevano partecipato, nelle file garibaldine, a fianco del Generale: molti di loro, ora, sono parte della classe dirigente ed amministratori della Città. Unanime è stato il ricordo della importanza di Garibaldi, non solo per la storia del Risorgimento, ma anche per la storia della nostra Città, ricordando quanto sia stato intenso e costante il rapporto umano, oltre che politico, del Generale con la Città ed in particolare, con alcune famiglie, come i Camozzi, presso i quali il Generale fu più volte ospite, e con Francesco Nullo. Vittore Tasca, che da giovane partecipò alla Spedizione dei Mille dopo essere stato uno dei reclutatori dei volontari bergamaschi, nella sua qualità di Presidente del Comitato per il Monumento, ha polemizzato con gli assenti, in particolare con il mondo cattolico, ricordando che “ se l’Italia è diventata uno Stato, libero e sovrano, è anche grazie a Garibaldi”. Dopo la inaugurazione ufficiale i partecipanti si sono dispersi per la Città festeggiando per tutta la giornata.