Autorevole e polemico intervento pubblico di Mauro Pellicioli.

Sulla stampa cittadina è in corso, da un po’ di tempo, un dibattito sul "lago di cemento" che si va formando in Città Bassa … Cosa intendono dire coloro che parlano di "lago di cemento"? La risposta è semplice: la mancanza di una adeguata attenzione qualità nello sviluppo della città, mancanza che, di fatto, deturpa il paesaggio cittadino: Città Bassa, osservata da Città Alta, offre un paesaggio urbano "poco edificante" anzi, veramente informa. Il commendator Pellicioli, uno dei più noti ed apprezzati restauratori di opere d’arte, uomo di alta cultura, stimato in tutto il mondo artistico, con una lettera pubblicata oggi sulla stampa, lamenta l’inarrestabile scempio che si va espandendo sotto gli occhi di tutti e che si può vedere guardando dalle Mura verso Città Bassa. Non è che Pellicioli, e coloro che la pensano come lui, intenda arrestare lo sviluppo urbano, ma denuncia che la distruzione di molti giardini e di molte aree verdi da parte della "malefica piovra" dei nuovi edifici, molti dei quali architettonicamente banali, delle terrazze e dei tetti realizzati senza un ordine e senza un minimo di coordinamento estetico e cromatico, sta trasformando, ed abbruttendo, il paesaggio osservato da Città Alta: manca, in sostanza una "visione" urbana nella costruzione della Città e del suo paesaggio (visto dall’alto). Pellicioli ricorda agli attuali amministratori con quanto scrupolo e quanta attenzione al contesto urbano operarono i vecchi amministratori quando, pochi decenni fa, venne edificato il nuovo centro piacentiniano del quale, ancora oggi, tutta la cultura urbanistica nazionale, parla con rispetto. Un atteggiamento critico analogo, nel corso del dibattito, lo aveva già espresso un altro uomo di cultura, il maestro Gianandrea Gavazzeni. Ora, finalmente, pare che anche la Commissione Edilizia, sollecitata da questi spunti critici, abbia deciso di occuparsi del problema: infatti ora i suoi membri stanno discutendo su possibili suggerimenti da offrire alla Amministrazione per rendere il panorama della bassa città “meno caotico, informe e squallido, meno simile, appunto, ad un‘ lago di cemento "denunciato da questi uomini di cultura, in modo che si possa rendere il panorama il panorama della Città, vista dall’alto, un degno completamento del panorama della Città, vista dal basso.