Il bando persegue lo scopo di sostenere gli inquilini titolari di contratti sul libero mercato che si
trovano in situazione di morosità incolpevole e sono soggetti a provvedimenti di sfratto.
Per morosità incolpevole si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al
pagamento del canone di locazione a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità
reddituale del nucleo familiare, riconducibile a titolo esemplificativo e non esaustivo, ad una delle
seguenti cause:
- licenziamento
- mobilità
- cassa integrazione
- mancato rinnovo di contratti a termine
- accordi aziendali e sindacali con riduzione dell’orario di lavoro
- cessazione di attività professionale o di impresa
- malattia grave
- infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato la
- riduzione del reddito
- nascita di un figlio, oppure il ricongiungimento familiare di un componente non in età
- lavorativa.
Espletato l’esame di ammissibilità delle richieste pervenute in relazione ai requisiti
previsti, si procede alla determinazione dell’entità del contributo erogabile ai beneficiari e alla sua liquidazione, fino ad esaurimento delle risorse messe a bando.
È considerata morosità incolpevole sul libero mercato anche la morosità incolpevole maturata su
contratti di locazione a canone agevolato o convenzionato , per alloggi non di proprietà comunale e non di proprietà A.L.E.R..
Possono richiedere il contributo i cittadini residenti nel comune di Bergamo in possesso dei seguenti
requisiti1:
- reddito I.S.E. (Indicatore della Situazione Economica) non superiore ad euro 35.000,00 o reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore ad euro 26.000,00
- essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida
- essere titolari di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali Al, A8 e A9) e risiedere nell'alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno
- d) cittadinanza italiana, di un paese dell'UE, ovvero, nei casi di cittadini non appartenenti all'UE, possedere un regolare titolo di soggiorno
- non essere titolari (né il richiedente né alcun componente del nucleo familiare) di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare
- Costituisce criterio preferenziale per la concessione del contributo la presenza all'interno del nucleo familiare di almeno un componente che sia: ultrasettantenne, ovvero minore, ovvero con invalidità accertata per almeno il 74%, ovvero in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l'attuazione di un progetto assistenziale individuale
N.B. Non possono accedere al contributo i soggetti che ne hanno già beneficiato
Approfondimenti
Può presentare la domanda il titolare del contratto di affitto o altro componente il nucleo familiare maggiorenne e a ciò delegato e residente nell’unità immobiliare locata.
Per l’incapace o persona comunque soggetta a amministrazione di sostegno, la domanda
può essere presentata dal legale rappresentante o persona abilitata ai sensi di legge.