Grattacieli a Bergamo, o no?

Da alcuni giorni, in Città, si discute se sia legittimo realizzare case molto più alte rispetto alla media delle altre costruzioni, case alte sino a dieci piani e che vengono chiamate “grattacieli”... Tutto il dibattito è conseguente alla presentazione di un progetto di un edificio, di dieci piani fuori terra che, presentato dall’architetto Pino Pizzigoni, dovrebbe sorgere tra via Stoppani e via Camozzi. La questione è arrivata anche in Consiglio Comunale dove vi è stata una appassionata discussione che continuerà quando l’Amministrazione presenterà una apposita variante ai limiti di altezza degli edifici cittadini. Nel frattempo, in Città, si è tenuto un referendum per sondare le opinioni degli “addetti al lavoro”: architetti, scultori, ingegneri, pittori, storici.... hanno espresso le loro opinioni che sono state le più varie e che forse non aiutano molto gli amministratori. Oggi sono stati resi noti questi risultati e le relative considerazioni. Difficile riportarle tutte, in sintesi, però, possiamo dire che 31 sono stati i favorevoli alla futura variante e 10 i contrari. Tra i favorevoli spiccano nomi illustri: il maestro Achille Funi, Pino Pizzigoni (presentatore del progetto), Luigi Angelini, Alberto Vitali, Giorgio Oprandi ed Attilio Nani; tra i contrari spiccano i nomi dell’architetto Tito Spini, di Trento Longaretti e di Costante Coter. Per i primi “ il grattacielo" è un simbolo di modernità e di rinascita a condizione, però, che non “ snaturi" il profilo della Città; per gli altri “ il grattacielo” è, una deturpazione del profilo ormai consolidato della nostra Città: ora spetta al Consiglio Comunale decidere. Per la storia il “grattacielo” è stato costruito e non pare che abbia “snaturato” il paesaggio cittadino.