Salvare la tradizione dialettale bergamasca

Per iniziativa del Ducato di Piazza Pontida, nel teatro "La Lucciola" di Borgo Santa Caterina, verranno rappresentate sei commedie dialettali bergamasche scelte fra le più significative sia della produzione passata che di quella contemporanea (sì, perché si scrivono ancora commedie nel nostro dialetto). Con questa iniziativa il Ducato prosegue la sua meritoria azione di "recupero e conservazione" del consistente patrimonio letterario-teatrale bergamasco che rischia, nel migliore dei casi, di finire nel buco nero del dimenticatoio. Le sei commedie sono: 1)La spesa de nascundu, di Giovanni Cenzato; 2)Ol castigamacc, di G. Svetoni; 3)Quando gh’è de méss chéle porche de chéle palanche, di A. Benedetti; 4)Amur de fradei, di A. Ruggeri; 5)Alura me la métei ‘sta firma, di Luigi Gnecchi e 6)Omaggio Al Felipo, brani letti ed interpretati da G. Mazza. Le sei serate saranno realizzate da sei diverse compagnie teatrali che, in modo un po’ eroico, mantengono in vita questa tradizione culturale che la contemporaneità cosmopolita non solo oscura, ma cancella, come la gran parte delle culture e delle lingue minoritarie, perché ritenute ormai "prive di valore". Il Duca, Gibellini, ha anche recuperato e ripubblicato alcuni testi classici della nostra storia letteraria: una operazione, dati i tempi, non solo coraggiosa ed intelligente, ma anche molto importante per dare ancora un segno di vitalità alla cultura ed alla storia bergamasca.