L’Arcivescovo, Clemente Gaddi, ha ordinato, per la prima volta, due nuovi sacerdoti con il nuovo rito previsto dal Concilio Ecumenico

La cerimonia, che è stata seguita da un numero notevole non solo di parenti ed amici, ma anche da fedeli interessati al nuovo rito si è svolta nella cattedrale, in Città Alta. Le novità, rispetto al rito tradizionale, sono parecchie, ma quello che più ha colpito i fedeli è che è stato officiato in lingua italiana ed in modo tutto sommato veloce in quanto tutto ciò che appesantiva la sacra funzione (simbologia e frasario) è stato ridotto al minimo anche perché quelle ritualità ormai non erano più comprensibili alla mentalità contemporanea. Queste innovazioni rientrano, ormai, in quelle più generali di "revisione dei riti" praticamente di tutti i sacramenti. Alla fine della cerimonia vi è stata una grande festa che ha coinvolto tutti i presenti, non solo i familiari ed amici dei due novelli sacerdoti.