Definitivamente vigente il nuovo Piano di Governo del Territorio

Con la pubblicazione sul BURL, Bollettino Ufficiale Regione Lombardia, entra in vigore a tutti gli effetti il nuovo Piano di Governo del Territorio. Un lungo ed importante lavoro iniziato nel 2020 con l’individuazione da parte dell’allora Giunta Gori delle linee di indirizzo del nuovo Piano, presentate in aula consigliare ad inizio di gennaio 2021.  Ne è seguito un approfondito lavoro di rivisitazione e riscrittura del PGT vigente, introducendo cambiamenti radicali rispetto alle precedenti impostazioni, accompagnato da un percorso altrettanto significativo di partecipazione e confronto con la cittadinanza, che ha portato prima al deposito VAS (Valutazione Ambientale Strategica), secondo quanto previsto dalla legge regionale 12/2005, avvenuto a luglio del 2023, e poi alla sua adozione il 16 ottobre 2023.

A seguito del pronunciamento del Consiglio comunale ha preso avvio il periodo cosiddetto di salvaguardia, nel corso del quale si devono rispettare le prescrizioni di entrambi i PGT, sia quello vigente che quello in corso di approvazione, e si è dato avvio alla raccolta delle osservazioni da parte di tutta la cittadinanza, per tutto il mese di dicembre dello stesso anno, con oltre 200 depositi, arrivando poi, l’11 aprile del 2024, alla loro controdeduzione e alla definitiva approvazione del nuovo Piano.

Con la pubblicazione di oggi si chiude definitivamente questo lungo iter, superando definitivamente il vecchio Piano urbanistico e rendendo a tutti gli effetti vigente il nuovo Piano di Governo del Territorio della città di Bergamo.

I Contenuti

Il nuovo Piano è uno strumento urbanistico che ha saputo interpretare innanzitutto i temi più attuali che oggi si pongono all’attenzione delle città di media grandezza come Bergamo, non solo in Italia ma anche nel resto di Europa, definendo una chiara agenda di priorità e di obiettivi che si intendono perseguire e riassunti nello slogan di una Bergamo più attrattiva, sostenibile ed inclusiva.

Un nuovo strumento che ha saputo rappresentare non una semplice variante di quello precedente ma un nuovo Piano che cambia radicalmente, dopo 14 anni, i contenuti, gli strumenti e le sue finalità attraverso l’individuazione di 5 obiettivi:

1.     La città si trasforma su se stessa: consumo di suolo zero senza più espandere il territorio edificato e ripensando gli strumenti di gestione e governo della città costruita esistente

2.     Infrastrutture e spazio pubblico al centro dello sviluppo: mobilità e accessibilità ragione e fondamento della trasformazione urbanistica della città

3.     Valorizzare l’ambiente: si ripensa e si aggiorna il grande progetto della Cintura verde e si ampliano e rafforzano le forme di tutela e salvaguardia del territorio

4.     I servizi pubblici al centro di un nuovo welfare urbano: un nuovo modello per migliorare la città pubblica

5.     La cultura motore dello sviluppo: valorizzazione del patrimonio edilizio a fini culturali e cultural trail.

Sul capitolo della rigenerazione e della riqualificazione urbana è stata fatta una scelta chiara e netta: cancellare l’edificabilità per oltre 1,1 milioni di metri cubi sugli Ambiti di trasformazione in area libera, concentrando di conseguenza tutti gli sforzi sul riuso del patrimonio edilizio esistente e sulla riconversione delle aree dismesse.

Il Piano ha saputo inoltre recepire i cambiamenti già in corso sul capitolo infrastrutture, e su un preciso modello di mobilità sostenibile che ha portato, proprio quest’anno, ad avviare molti cantieri che riguardano il trasporto pubblico su ferro, fino a qualche anno fa considerati lontani e quasi irraggiungibili traguardi. Il Piano costruisce su di essi una chiara strategia legando in modo ancor più indissolubile l’urbanistica ai cambiamenti del sistema di mobilità cittadina e non solo, con l’introduzione della cosiddetta “Dorsale del riuso” in cui promuovere ed incentivare le trasformazione in funzione della loro maggior o minor accessibilità.

Interpretando al meglio un’urgenza sempre più significativa data dalla crisi climatica che investe in modo particolare i contesti fortemente urbanizzati come le città, oltre che una sensibilità crescente negli stessi cittadini, il Piano riconosce il tema ambientale come uno dei suoi aspetti più rilevanti e caratterizzanti, con una novità senza precedente quale l’allargamento per 3, 3 milioni di mq del Parco dei Colli, rafforzando ulteriormente quindi le forme di tutela e salvaguardia rispetto all’esistente ed estendendo, proprio in virtù della forte riduzione dell’edificabilità precedentemente prevista, di oltre 1,2 milioni di mq di suolo prima urbanizzabile e ora rimasto verde e/o agricolo.

Sul versante idrogeologico, la pubblicazione allegata al nuovo strumento del Documento semplificato sui rischi idraulici (DOSRI) in cui si individuano le principali aree di esondazione su cui intervenire e regolamentare, rappresenta un’altra novità importante per una più attenta e tutelata gestione del territorio cittadino rispetto a un tema che ha così duramente coinvolto lo scorso settembre la nostra città, e che sta riguardando così drammaticamente anche altre realtà d’Europa.

Sul versante dei Servizi si sono apportati cambiamenti importanti per rafforzare ed incrementare le dotazioni della città pubblica, incardinando la nuova strategia di Piano soprattutto su due capitoli: la casa e la scuola. Quest’ultima, con un’evidente dimensione sperimentale rispetto a un documento amministrativo come un piano urbanistico generale, ma che rappresenta proprio per questa sua natura, a nostro avviso, un’ulteriore punto a favore del piano stesso.

 Il PGT 2023 dichiara infatti la centralità del patrimonio esistente e la necessità di perseguire un modello di sviluppo centrato sul riuso e sulla rigenerazione. In modo conseguente, la strategia del Piano dei servizi promuove prioritariamente forme di rigenerazione e di uso “aumentato” dell’ampia dotazione di servizi esistenti.

La scuola rappresenta quindi, proprio in questo senso, un esempio eccellente di una classe di beni che possono configurarsi nel prossimo futuro come centri civici e di quartiere, cardini di uno sviluppo inclusivo e diffuso sull’intero territorio urbano.

Anche la casa, se sociale e popolare, entra nell’elenco dei nuovi servizi di welfare della città per dare vita ad una infrastruttura di servizi che permetta a Bergamo di essere in grado di dare risposta a chi la abita e a chi vorrebbe abitarla, arrivando dove il mercato non arriva e aumentando l’accessibilità nei confronti di coloro che altrimenti risulterebbero esclusi dalla città.

Infine, la consapevolezza della cultura quale motore di sviluppo e crescita della città, evidenziatasi ancor più con la designazione di Capitale della Cultura insieme a Brescia per il 2023, ha portato in anni recenti ad incidere significativamente sui processi di trasformazione del tessuto fisico della città (Daste Spalenga, Gres Art). Il nuovo Piano lavora su questa consapevolezza riconoscendo ancor più alla cultura un ruolo da protagonista nei cambiamenti della città per il suo prossimo futuro attraverso progetti di scala e valenza diversi (Nuova Gamec, Palazzo della Libertà). Un cambiamento accompagnato da una crescente capacità attrattiva della città anche a fini turistici, con volumi sempre più significativi e in forte relazione con l’andamento del vicino aeroporto di Orio al Serio.

La partecipazione

Tutto ciò è stato infine oggetto di un importante processo di partecipazione per la definizione del PGT gestito dall’assessorato alla Partecipazione con la collaborazione nelle prime fasi delle Fondazione per l’Innovazione Urbana di Bologna e della società INTWIG, attraverso un processo di ascolto e coinvolgimento dei cittadini, nell'ambito degli strumenti e delle azioni previste dal lavoro delle reti di Quartiere e altre modalità di consultazione della città.

Le indicazioni raccolte durante il percorso hanno contribuito ad arricchire e integrare le decisioni più tecniche della proposta di Piano, in diverse fasi della sua elaborazione. Un percorso che si è proposto, fin dall’inizio, di sensibilizzare anche la cittadinanza sullo strumento di pianificazione e garantire la trasparenza del processo di piano aprendosi alla città secondo due livelli, di quartiere e cittadino, promuovendo un numero di incontri di confronto e restituzione importante:  

  • 1 evento di lancio
  • 21 laboratori di quartiere dedicati
  • 2140 contributi raccolti negli Incontri di Quartiere
  • 120 contributi raccolti attraverso il forum on-line
  • 1 laboratorio per gli stakeholder cittadini
  • 3 Laboratori Tematici
  • 900 cittadini coinvolti negli Incontri di Quartiere
  • 117 cittadini coinvolti nei focus group dei Laboratori Tematici

Gli esiti di questo percorso hanno contribuito ad arricchire le riflessioni attorno alle scelte del PGT; in particolare hanno permesso di raccogliere indicazioni più precise sullo stato di alcuni luoghi e sui bisogni legati ai servizi, alla base di considerazioni per la redazione principalmente del Documento di Piano e del Piano dei servizi.

“Il nuovo Piano è stato un documento di ispirazione e di riferimento della mia campagna elettorale sui temi del territorio e delle sue trasformazioni, indicando un’agenda chiara e ben definita sulla priorità che dovremo affrontare nei prossimi anni. La sua definitiva vigenza è un’ottima notizia per accompagnare con maggior solidità e garanzia di risultato l’azione mia e della Giunta su temi cruciali del futuro della nostra città. Penso in particolar modo a temi quali quelli di una trasformazione del territorio più rispettosa dell’ambiente e in grado di offrire un contributo positivo rispetto ai cambiamenti climatici in corso, di una casa più accessibile a fasce di popolazione che oggi hanno difficoltà ad accedere al libero mercato, rendendo la città più attrattiva anche per nuovi abitanti, facendo fronte in questo modo anche alla crisi demografica che l’affligge, ed infine promuovendo un sistema di mobilità più sostenibile e coerente a nuovi bisogni di spostamento e accessibilità” dichiara la Sindaca Elena Carnevali.

“Con il passaggio di oggi si conclude uno dei lavori più significativi e  importanti di questi dieci anni di Amministrazione che ho avuto l’onore di accompagnare insieme agli altri colleghi di Giunta nel mio ruolo di assessore. Un documento che ci consente finalmente di superare il piano urbanistico precedente elaborato oramai più di 15 anni fa, in tutt’altro contesto storico e socio economico della città, definendo una nuova agenda di priorità più coerente e adeguata ai cambiamenti che stiamo vivendo. Trattandosi di un lavoro molto impegnativo e dispendioso, che ha di fatto coinvolto quasi per intero il precedente mandato, voglio rivolgere un particolare ringraziamento a tutti coloro che ci hanno lavorato e l’hanno reso possibile” dichiara l’assessore all’urbanistica Francesco Valesini.

Classe comunicato
Ambiente