Ai sensi della Legge Regionale 10 marzo 2017 n. 7 "Recupero dei vani e locali seminterrati esistenti" è consentito il recupero dei vani e locali seminterrati ad uso residenziale, terziario o commerciale, ai fini di incentivare la rigenerazione urbana, contenere il consumo di suolo e favorire l'istallazione di impianti tecnologici di contenimento dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera.

Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 88 Registro C.C. del 03/07/2017 si è provveduto a determinare gli ambiti di esclusione per il recupero dei vani e locali seminterrati esistenti ai sensi del comma 1 dell'art. 4, in relazione a specifiche esigenze di tutela paesaggistica o igienico-sanitaria, di difesa del suolo e di rischio idrogeologico.

Ai sensi della Legge Regionale 26 novembre 2019 n. 18 "Misure di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale, nonché per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio) e ad altre leggi regionali" con deliberazione del Consiglio Comunale è possibile individuare ambiti nei quali avviare processi di rigenerazione urbana e territoriale, prevedendo specifiche modalità di intervento e adeguate misure di incentivazione anche allo scopo di garantire lo sviluppo sociale ed economico sostenibile, la reintegrazione funzionale entro il sistema urbano e l'incremento delle prestazioni ambientali, ecologiche, paesaggistiche, energetiche, sismiche nonché l'implementazione dell'efficienza e della sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente.

Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 98 Registro C.C. del 07/08/2020 si è provveduto a individuare gli ambiti di rigenerazione urbana e territoriale ai sensi dell’art. 8bis della L.R. 12/2005 e approvare contestualmente misure incentivanti quali azioni di semplificazione dei procedimenti urbanistico-edilizi, riduzioni economiche, usi temporanei e sviluppo di studi di fattibilità economica e urbanistica.

Mappa dei dati catastali.

Stato di fatto delle aree agricole (art. 43 L.R. 12/2005).

Ai sensi della normativa vigente le trasformazioni urbanistiche assoggettate a pianificazione attuativa devono garantire, a supporto delle diverse funzioni insediate, una corrispondente dotazione minima di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale.

Con deliberazione dell Consiglio Comunale n. 28 Registro C.C. del 18/03/2013 si è provveduto a determinare i criteri e i valori della monetizzazione di aree a standard non reperite nell'ambito di Piani attuativi e per mutamenti delle destinazioni d'uso di immobili.

Consultarela mappa per conoscere i valori minimi inderogabili.

Si precisa che i suindicati valori minimi inderogabili di monetizzazione saranno oggetto di aggiornamento a cadenza annuale, sulla base dell'aggiornamento valori OMI da parte dell'Agenzia Territorio.

Istituiti dalla Legge 18/04/1962 n.167. Disposizioni per favorire l'acquisizione di aree fabbricabili per l'edilizia economica e popolare.

I Piani di Zona assicurano ai Comuni la disponibilità di aree per interventi di edilizia abitativa a basso costo, in base a progetti ben definiti.

Il Sistema informativo delle Facciate architettoniche ed urbane (SiFa), si caratterizza come uno strumento di conoscenza, archiviazione e supporto tecnico per il progetto di riqualificazione dell'immagine della Città.

È costituito dal rilievo 2007 dei borghi storici di città bassa, successivamente poi implementato dal Piano del Colore di Città Alta del 2012 e dal Piano del Colore di Città Bassa del 2014.

Per ogni fronte architettonico visualizzabile in pianta come elemento lineare, è possibile tramite un'interrogazione aprire il corrispettivo prospetto.Il prospetto si presenta sotto forma di una nuova mappa, in cui il piano di riferimento è rappresentato dalle facciate dei cassoni edilizi. Tramite interrogazione è possibile consultare le informazioni tabellari correlate ed eventali fotografie allegate.

Bergamo "Urbs Picta" è uno studio che analizza e censisce puntualmente, con ampie descrizioni e schedature, le facciate dipinte di Bergamo dal secolo XV al secolo XVIII, fornendo un panorama esaustivo sul tema che va ad integrarsi perfettamente con il Piano del Colore e lo studio sui "Fronti architettonici" riferito alla città antica (prima città alta e quindi alcuni borghi storici di città bassa).

Il mutamento dei gusti estetici nei secoli ha purtroppo alterato e compromesso in parte questo patrimonio decorativo e culturale della città, ma l'obiettivo sotteso, a questo studio ed alla volontà di metterlo "in rete", è proprio quello di valorizzare e salvaguardare il più possibile quanto di prezioso rimasto, rendendo disponibile alla cittadinanza ed al mondo professionale i suoi esiti, integrati con tutto l'altro materiale documentario già presente nel Geoportale.

Gli interventi di restauro e coloritura delle facciate degli edifici della città storica, dovranno tenere conto delle indicazioni del Piano del colore, per quanto riguarda le cromie e le tecniche pittoriche da seguire, nonché delle analisi puntuali sulle pareti affrescate per quanto riguarda il loro recupero e la loro necessaria valorizzazione.