La nomina di Bergamo e Brescia a Capitale Italiana della Cultura 2023 (BGBS2023), occorsa il 16 luglio del 2020, è nata dal desiderio di fornire una risposta alla discontinuità che, dall’inverno 2020 in avanti, ha profondamente segnato la convivenza globale. La violenza e la rapidità con cui la pandemia di Covid-19 ha fatto irruzione nei territori delle due città, anche plausibilmente a causa dell’apertura globale della loro economia, ha fatto storia e le immagini di quei giorni hanno emozionato il mondo. Per questo il Governo Italiano ha risposto positivamente alla proposta avanzata dalle due città, decidendo di sostenere la loro candidatura con la nomina a Capitale Italiana della Cultura 2023, avvenuta con il Decreto "Rilancio", in via straordinaria e in deroga rispetto alle normali procedure. Così facendo, ha aperto la possibilità di comporre un progetto che da una parte ambisce a restituire un senso possibile alla tragica esperienza pandemica e ai suoi lutti – al tempo stesso personali e planetari – mentre dall’altra si impegna a raccogliere le energie di un territorio straordinario per comporre un disegno orientato al futuro e al rilancio, nel quale l’azione culturale agisca come catalizzatrice di innovazioni e visioni nei più diversi ambiti della convivenza.
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Approfondimenti
La città illuminata prende forma: Bergamo e Brescia si avvicinano a grandi passi all’appuntamento con il 2023, quando saranno, a braccetto, Capitale Italiana della Cultura. Consegnato lunedì scorso al Ministero della Cultura il dossier di programmazione che delinea la strategia e le azioni che le due città metteranno in campo in vista del prossimo anno, i sindaci Giorgio Gori ed Emilio Delbono hanno presentato mercoledì 2 febbraio 2022 al Teatro sociale di Bergamo Alta i primi contenuti del loro progetto di Capitale.
Innanzitutto il tema "La città illuminata" che raccoglie diverse sfaccettature e allude a una Capitale 2023 illuminata come città di ampie vedute, faro che si fa punto di riferimento, aperta alla luce della ragione, vivace e animata e come dinamo capace di trasformare l’operatività in energia positiva. Un’energia sottolineata anche dal logo della Capitale, con il "3" del 2023 a divenire una molla pronta ad sprigionare tutto lo slancio che le due città vogliono esprimere per ripartire dopo la dolorosa vicenda covid19, che nei due capoluoghi lombardi ha mietuto migliaia di vittime nella primavera del 2020.
Sono quattro le aree in cui si suddivide la progettazione che accompagnerà i territori nell'anno 2023:
- la cultura come cura mirata a reinterpretare la tradizione solidale e mutualistica della storia locale, indicando le modalità che dall'esperienza di vulnerabilità determinata dalla pandemia, possa intensificare le pratiche di welfare integrativo e innovativo (rivolto ai sistemi sanitari e di inclusione sociale), ridisegnando i percorsi di condivisione delle risorse;
- la città natura che, muovendo dal riconoscimento della necessità, nel XXI secolo, di farsi responsabilmente carico del ripensamento e della riprogettazione del rapporto dei singoli, delle collettività e delle imprese con le risorse naturali, ridisegni le relazioni tra modalità insediative, forme di consumo, sistemi di trasporto, attività produttive urbane e risorse ambientali in vista di una coesistenza sostenibile;
- la città dei tesori nascosti mirata a ripensare, reinterpretare e riprogettare il rapporto con i patrimoni culturali e anche i significati e gli usi che i cittadini attribuiscono loro e i valori che rappresentano in termini di diritti umani, autorappresentazione identitaria e pratiche democratiche;
- la città che inventa con la chiamata a raccolta di protagonisti e storie capaci di raccontare le capacità inventive, progettuali e realizzative del mondo manifatturiero, di alta qualità, caratteristico di questi territori, per definire un ambiente capace di immaginare e “costruire" il proprio futuro attraverso una particolare qualità del lavoro, dell'imprenditoria e dell'innovazione.
Una lettera B, iniziale dei nomi delle due città che per la prima volta sono state scelte come duplice Capitale italiana della Cultura, che diventa un 3, evocativo del 2023, anno delle celebrazioni e dello slancio culturale di Bergamo e Brescia. Ma in un’altra chiave di lettura, resa possibile dall’uso di geometrie astratte, il segno grafico rosso suggerisce anche l’idea di una molla elastica che spinge le due città oltre i luoghi comuni che da sempre le accompagnano, quali città laboriose e pragmatiche, che solo pochi anni fa forse nessuno pensava potessero diventare capitali culturali dell’intera Italia. Sono queste alcune delle suggestioni sintetizzate nel logo scelto per Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. A realizzarlo, la bresciana Akòmi, agenzia di comunicazione, che ha partecipato alla gara bandita dalle due città per ideare il progetto di identità visiva e logotipo dell’evento.
Il logo sarà proiettato, a partire dalle ore 19:00 del giorno di Santa Lucia, 13 dicembre 2021, per circa 2 mesi sulle facciate dei municipi di Bergamo e Brescia, Palazzo Frizzoni di piazza Matteotti nel capoluogo orobico, palazzo del Monte di Pietà in piazza della Loggia nel capoluogo bresciano. Ad accendere i proiettori saranno i Sindaci delle due città: Giorgio Gori, accompagnato da Laura Castelletti, a Bergamo; Emilio Del Bono, affiancato da Nadia Ghisalberti, a Brescia. Sindaci e Assessore sveleranno anche due grandi installazioni (di 3 metri di larghezza x 3 metri di altezza e altrettanti di profondità) che, rispettivamente in piazza Vittorio Veneto a Bergamo e in piazza della Vittoria a Brescia, scandiranno i giorni fino alla conclusione dell’appuntamento della Capitale, alla fine del 2023.
Non solo: dal 14 dicembre 2021 il logo comparirà sui mezzi pubblici (bus, tram, metropolitana e bike sharing) dell’Azienda Trasporti Bergamo e Brescia Mobilità, alle fermate dei mezzi pubblici e alle stazioni, accompagnando la cittadinanza fino al grande appuntamento del 2023 e creando sempre più consapevolezza rispetto al prestigioso riconoscimento che le due città lombarde condivideranno tra poco più di un anno.
“È stato scelto il logo di impatto più diretto e al tempo stesso il più dinamico. – commenta il sindaco Giorgio Gori – Oggi la priorità è quella di fissare nella consapevolezza dei nostri cittadini l’appuntamento del 2023, così da vivere il prossimo anno come una sorta di lungo conto alla rovescia verso il nostro “anno della cultura”, iniziando a sottolineare l’alleanza e l’unicità di intenti tra Bergamo e Brescia. Questo aspetto è però destinato a diventare il vero cuore della comunicazione. Il logo che abbiamo scelto ha la versatilità per consentirci questa evoluzione: dalla data espressa con tratti semplici e colorati alla grande B rossa – il 3 di 2023 – che sovrappone le iniziali delle due città e si trasforma in un tratto semplice e facilmente memorizzabile, in grado di comunicare dinamismo e proiezione verso il futuro”.
“Semplice, lineare ma efficace. – spiega il Sindaco di Brescia Emilio Del Bono - Il logo di Bergamo e Brescia Capitale della cultura 2023 ben rappresenta la caratteristica della brescianità che più ci accomuna ai bergamaschi: la concretezza. Una concretezza che ci ha proiettato da città industriali a diventare simbolo della cultura in Italia e nel mondo. Un risultato su cui, solo qualche anno fa, in pochi avrebbero scommesso. Abbiamo dimostrato che, pur nella nostra solidità, sappiamo apprezzare la bellezza e l'estrema importanza della cultura e, soprattutto, sappiamo darle lo spazio che merita per far sì che anche i nostri concittadini possano goderne. Questo primo passo inaugura l'ultimo anno di lavoro che ci porterà ad aprirci all'Italia intera come orgoglioso simbolo di cultura.”
“Colorato, vivace, immediato, comprensibile a tutti e nello stesso tempo ricco di rimandi profondi e di aperture a declinazioni variabili. Sono questi i tratti peculiari del logotipo ideato dall’agenzia Akomi per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura che più mi hanno colpito, perché sono gli stessi che stiamo infondendo a tutto il progetto del 2023” è il commento di Laura Castelletti, Vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Brescia. “Il dossier che stiamo costruendo e il palinsesto che lo declinerà intendono raccontare una capitale, composta da due città, che ne rispecchia la vitalità e lo slancio verso il futuro, ma che al contempo ne assume fino in fondo il profondo legame con la storia e con i valori più radicati. E’ un percorso in continua evoluzione, stimolante e coinvolgente. E da oggi lo diventa ancora di più, per tutti i bresciani e per tutti i bergamaschi, che potranno riconoscere e ritrovare il logo di questo eccezionale appuntamento in molti luoghi del loro quotidiano”.
“La presentazione del logo Bergamo Brescia Capitale della Cultura - commenta Nadia Ghisalberti, Assessora alla Cultura del Comune di Bergamo - è il kick off, il calcio d’inizio che ci proietta nel vivo della progettazione del palinsesto del 2023, rendendo visibile a tutti la grafica che accompagnerà le nostre due città sulla strada del “crescere insieme”. Il successo nasce dall’immediatezza delle forme e dei colori, e dall’originalità del motivo creativo, capace di dare vita a un’insolita linea grafica che appare dall’evoluzione di una lettera (la B che accomuna i nomi delle tue città) in un numero (il 3 dell’anno della capitale). L’auspicio è che tutti i cittadini si riconoscano in questo logo, espressione dello spirito di partecipazione che caratterizzerà il percorso di collaborazione tra Brescia e Bergamo.”
Il percorso amministrativo
L’avviso di indagine di mercato per la selezione del visual brand Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 è stato pubblicato il 25 agosto ed è stato chiuso il 20 settembre. Le proposte pervenute sono state 52, da parte di 32 fra società/professionisti (ogni soggetto poteva presentare fino a due proposte grafiche). L’avviso ha suscitato in particolare l’interesse di agenzie/società dei territori di Bergamo e Brescia, ma non solo: 13 sono state le risposte arrivate da imprese con sede al di fuori delle due province.
Le fasi di selezione del logo si sono svolte con la generosa collaborazione dell’architetto Antonio Romano, considerato uno dei massimi rappresentanti italiani del brand design e fondatore del network Inarea. La proposta vincente, valutata in termini comparativi tenendo conto degli aspetti qualitativi indicati nell’avviso, è stata quella dell’agenzia AKOMI di Brescia.
Tra i parametri richiesti dal bando, particolarmente significativi son stati sin dall’inizio “l’aderenza rispetto all’identità delle Amministrazioni comunali; la riconoscibilità, ossia capacità di identificare con chiarezza l’evento Capitale della Cultura 2023 e di essere facilmente memorizzato; l’originalità; l’efficacia, garantita anche in contesti e con modalità limitate; flessibilità, ossia adattabilità in un sistema articolato di applicazioni. All’indagine dei due Comuni vincolante era anche l’esperienza dei soggetti, che dovevano essere in attività da prima del 2017 e dovevano aver realizzato, nei tre anni precedenti, lavori di livello nazionale o internazionale.
La descrizione del logo
La proposta progettuale si fonda sull’identificazione di un elemento semplice e lineare, la cui versatilità consente di fargli assumere di volta in volta differenti significati.
La forma è prima di tutto ispirata alla lettera B, iniziale condivisa dalle città di Brescia e Bergamo, ma è allo stesso tempo la cifra 3 di 2023, anno delle celebrazioni e dello slancio culturale di Brescia e Bergamo.
Il segno grafico, ricavato idealmente dalla curvatura di un elemento rettilineo, simboleggia la resilienza di due città che hanno sopportato un carico fisico ed emotivo pesantissimo. Un carico che le ha fatte curvare, ma sotto al quale non hanno mai ceduto, e che ha rinsaldato ulteriormente il loro legame.
Estrapolata dal marchio, la lettera B può venire completata e declinata in molteplici forme: una molla elastica...un gruppo di amici intorno a un tavolo...due persone che si abbracciano...un infermiere che esulta con le braccia al cielo perché il virus è stato sconfitto...una ballerina che danza in un teatro finalmente pieno…un homo preistorico di un’incisione rupestre.
Versatile e pieno di risorse, come le nostre città, il tratto rosso del marchio racconta anche le scienze e le tecnologie - diventando una resistenza elettrica e un alambicco - e la forza di un’idea, della ragione, tramite la luce sprigionata dal filamento di una lampadina. Ulteriori forme potranno emergere anche tramite un contest partecipativo.
Il marchio è pensato per essere presentato e introdotto nella versione comprensiva dell’anno 2023 in grafica - per costruire l’attesa verso l’anno delle celebrazioni - per poi spogliarsi progressivamente delle cifre e lasciare spazio al solo segno grafico, che potrà continuare a vivere e rappresentare i temi della cultura a Bergamo e Brescia anche negli anni successivi.
Akòmi
Fondata nel 2007 da professionisti che erano già attivi da alcuni anni in diversi ambiti della progettazione visiva e del design, negli anni l'attività di akòmi si è specializzata in progetti di comunicazione trasversali a diversi settori (musica, home video, food, promozione territoriale, real estate, insurance e finanza) con un approccio multidisciplinare. I servizi offerti contemplano, oltre all’advertising, la User eXperience, il marketing e la definizione strategica delle campagne di comunicazione.
«Crediamo che il nostro ruolo vada oltre la comunicazione intesa nel senso più tradizionale - commenta Giordano Apostoli, fondatore e presidente di akòmi - e, per questo, grazie alle competenze trasversali del nostro team, partiamo da un’idea e cerchiamo di farla crescere, esplorando tutte le potenzialità dei mezzi comunicativi, con creatività e visione d’insieme. Con questo metodo ci siamo approcciati anche all’elaborazione del logo per Capitale della Cultura. Siamo davvero felici che la nostra proposta sia piaciuta e onorati di poter essere parte di questa grande iniziativa».
«La mano che lo ha disegnato è quello di Massimiliano De Marinis - aggiunge Nicola Ghislanzoni, amministratore e fondatore di akòmi - ringraziamo lui e tutta la squadra, perché ciascuno, con la passione e dedizione dimostrata, ci ha permesso di ottenere questo bel risultato, che accompagnerà Bergamo e Brescia per tutto il 2023, facendo da filo conduttore di tutti gli eventi che comporranno il palinsesto di Anno della Cultura, ed anche oltre».
«La proposta progettuale del logo si fonda sull’identificazione di un elemento semplice e lineare, la cui versatilità consente di fargli assumere di volta in volta differenti significati», spiega Ghislanzoni. Il segno grafico, che evoca immediatamente la forma della lettera B e del 3, è ricavato dalla curvatura di un elemento lineare, che vuole idealmente richiamare l’emblematico tondino metallico, di cui Brescia è produttrice e Bergamo ampia utilizzatrice, simbolo sì del carattere operoso di bresciani e bergamaschi, ma anche della resilienza di due città che hanno sopportato per prime un carico fisico ed emotivo pesantissimo quale quello imposto dall’emergenza COVID-19, che le ha travolte nel 2020. Un carico che le ha fatte curvare, ma sotto al quale non hanno mai ceduto, una pressione che ha legato ancora di più due città che stavano già lavorando a un percorso condiviso, per scrollarsi di dosso tanti luoghi comuni, a partire da quello di un’accesa rivalità che, forse, alle volte hanno solo messo in scena senza crederci poi fino in fondo.
Il percorso di avvicinamento all’evento Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 si arricchisce oggi di un altro capitolo. Dopo il disvelamento del logo ufficiale a dicembre 2021 e la pubblicazione del dossier a fine gennaio, viene resa pubblica la nuova soluzione grafica da utilizzare per tutto l’anno 2022 che riporta il claim “Siamo Capitale Italiana della Cultura”.
A differenza del logo istituzionale, che è depositato e il cui utilizzo prevede una precisa autorizzazione, questo elemento grafico può essere utilizzato gratuitamente da chiunque voglia promuovere l’iniziativa di Capitale Italiana della Cultura già a partire da quest’anno.
L’elemento grafico è scaricabile già da oggi dai siti istituzionali delle due amministrazioni comunali in tre diversi formati (quadrato, orizzontale e verticale) per essere adattato ai diversi contesti. I colori che lo compongono sono derivati dalle tinte utilizzate nei loghi comunali di Bergamo e Brescia, ossia il rosso, il giallo, il blu e l’azzurro. Il manuale d’uso (anch’esso allegato e disponibile sui due siti internet) presenta alcuni di esempi di applicazione - adesivi, etichette, espositori - , ma l’elemento grafico può essere pensato per qualsiasi altro gadget.
I vari formati:
- BGBS2023 asset quadrato
- BGBS2023 asset orizzontale
- BGBS2023 asset verticale
- BGBS2023 asset bianco e nero_versione 1
- BGBS2023 asset bianco e nero_versione 2
- BGBS2023 asset bianco e nero_versione 3.
La grafica è ad uso gratuito ed è stata pensata per promuovere e diffondere già da ora l’appuntamento straordinario, che nel 2023 vedrà Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura, nei modi più ampi ed efficaci, anche per finalità commerciali, nel rispetto delle indicazioni contenute nel manuale d’utilizzo e nelle linee guida.
Il gong suonato simultaneamente da Giorgio Gori ed Emilio Delbono, collegati rispettivamente da Bergamo e Brescia, ha dato il via alla grande festa di piazza per l’inaugurazione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.
Aperta dalle note dell’inno di Mameli, la festa di piazza ha avuto molti momenti emozionanti, dalla proiezione del video dedicato alle due città abbracciate in unica Capitale, il flashmob con protagonisti 270 ballerini delle scuole di danza di Bergamo, lo spettacolo dei Nuovi Mille, i fuochi artificiali che per 1 minuto e 10’ hanno illuminato Città Alta e porta San Giacomo, il grande spettacolo Millumina organizzato da GroupeF di piazzale Marconi e tanto altro ancora.
“Quella di oggi è stata, come volevamo, una grande festa popolare nel nome della cultura, un grande momento di partecipazione scandito dal racconto dei “Nuovi Mille” – sottolinea il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori - L’anno da Capitale della Cultura, che Bergamo vive insieme a Brescia, è iniziato con due giornate emozionanti: ieri il momento istituzionale reso prezioso dalla presenza del presidente Mattarella, oggi uno spettacolo che ha messo in scena i nuovi bergamaschi, cioè noi, saldi nelle nostre tradizioni ma desiderosi di costruire il futuro della nostra città. È stato molto bello, molto emozionante, popolare e colto al tempo stesso, e voglio per questo ringraziare i grandi professionisti che lo hanno messo in scena, unitamente alle centinaia di cittadini che hanno animato il palcoscenico. Grazie, allo stesso modo, alla Polizia Locale, alle forze dell’ordine e tanti volontari che hanno garantito a tutti una partecipazione in piena sicurezza, e alle aziende sponsor che ci hanno permesso di realizzare uno spettacolo che credo resterà nella nostra memoria”.
Gli sponsor dell’iniziativa
L’evento di inaugurazione è sostenuto, attraverso il Comitato Bergamo Brescia 2023, da Intesa Sanpaolo e Brembo.
La manifestazione Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, SACBO quale Partner dell'area Città dei Tesori Nascosti.
Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione di Comunità Bresciana e Fondazione di Comunità Bergamasca.
Più di 20mila persone in piazza per l’inaugurazione di BGBS2023
5000 all’evento mattutino “Crescere Insieme voci 2023”
Alle ore 11:00 è stato l’evento “Crescere Insieme Voci 2023” a fare da prologo all’inaugurazione vera e propria del pomeriggio. 5000 le persone in piazza Vittorio Veneto per l’occasione: di queste, 2000 bambini e bambine delle scuole primarie di Bergamo ha dato vita a un grande Concerto Collettivo eseguendo l’Inno Nazionale, salutando il Sindaco Giorgio Gori e l’Assessora Nadia Ghisalberti, e concludendo con “Crescere Insieme Inno di BGBSCapitale”, suonato dalle Orchestre “Musical-Mente” di Bergamo e Brescia. Il brano, realizzato dall’autrice bresciana Paola Ceretta e dal bergamasco Cristian Rocco, è stato costruito a partire da parole chiave raccolte dalle scuole.
Nel pomeriggio il clou dell’inaugurazione. Intorno alle 15.30 sono partiti da quattro diversi punti della città i quattro cortei – formati da 1000 persone circa ciascuno. Dal campo della Fara, dal Parco Ermanno Olmi alla Malpensata, da Largo Barozzi e da Piazza S. Anna si sono snodati - colorati di azzurro, blu, rosso e giallo, i colori del logo della Capitale – attraverso le strade della città verso Largo Porta Nuova. Alla testa di ogni corteo 50 musicisti provenienti da bande musicali.
Alle 17:00 l’inizio della manifestazione, con l’inno di Mameli suonato da 200 musicisti provenienti dalle bande e dalle fanfare della provincia di Bergamo.
Con la conduzione di Francesco Micheli, direttore artistico della lirica della Fondazione Donizetti, lo spettacolo de “i Nuovi Mille” ha raccontato la città come si è evoluta negli anni – dalle note di Gaetano Donizetti alle parole di Torquato Tasso, che hanno dato vita a un insolito rap sulla città e sulle cose che ha da offrire - e come è oggi. Protagonisti i cittadini stessi, presi per mano da Arlecchino, in una poetica rappresentazione dell’evoluzione identitaria culturale della città: i Nuovi Mille sono lavoratori, visionari, musicisti, esploratori, ballerini, nuovi cittadini, gente della cura, costruttori di pace, amanti della natura, lettori… tutti volti all’accoglienza di chi verrà a visitare Bergamo Capitale della Cultura.
Particolarmente significativa l’esecuzione di una inusitata “Noter de Berghem”, canzone tradizionale bergamasca eseguita da un gruppo di cornamuse e cantata dai nuovi cittadini di Bergamo, con strofe scritte nella lingua d’origine dei nuovi residenti, brasiliani, boliviani, ucraini, cinesi, tutti fieramente bergamaschi.
Rotta poi verso piazzale Marconi, dove gli artisti di Groupe F – gruppo rinomato in tutto il mondo per grandi eventi mondiali o su edifici emblematici e per la grande capacità di costruire un teatro di luce attraverso spettacoli pirotecnici e di acrobazia, info su https://groupef.com -, su una colonna sonora composta dai giovani bergamaschi Federico Laini, Nicola Gualandris e Giorgio Pesenti, - che lavorano insieme in Triangolo.lab, uno studio in centro a Bergamo specializzato nella produzione creativa di materiale audio visivo: a loro è spettato lo sviluppo della soundtrack per la performance artistica di Groupe F, attraverso un racconto emotivo di suoni e musica che segua lo sviluppo della storia valorizzandone l’impatto scenografico - hanno chiuso la cerimonia d’apertura con spettacoli di teatro, musica, due acrobati, video proiezioni e fuochi d’artificio, con uno spettacolo, onirico e poetico, dal titolo MILLUMINA, incardinato su un grande albero metallico di 25 metri allestito nel centro di piazzale Marconi, 9 schermi che toccano anche i 6 metri d’altezza.
Alla fine della performance, il palco di piazza Vittorio Veneto è divenuto postazione riservata ai dj della festa post inaugurazione, con il centro Piacentiniano a fare da grande discoteca a cielo aperto fino a tarda sera.
È possibile rivivere e rivedere l’intero spettacolo di oggi sul canale Youtube del Comune di Bergamo.
Alcuni numeri della giornata:
- 4 cortei
- 90 agenti di Polizia Locale impegnati in città
- 200 musicisti di bande e fanfare della città e della provincia
- 275 ballerini delle scuole di danza di Bergamo
- 300 le persone che hanno lavorato in questi giorni per l’organizzazione dello spettacolo
- 1000 “I nuovi Mille” che si sono alternati sul palco dello spettacolo, suddivisi in 10 stanze
- 2.000 bambini e bambine delle scuole della città nell’evento del mattino Crescere insieme
- 21.000 partecipanti all’evento de I Nuovi Mille, tutto esaurito.
Domenica 22 gennaio, un’inaugurazione diffusa per le vie di Città Alta e del centro città
Decine di iniziative ed eventi per dare il via alla Capitale 2023
Domenica 22 prosegue la festa inaugurale di BGBS2023, con decine di eventi a immergere bergamaschi e visitatori nel clima della Capitale. Musei aperti, visite guidate, spettacoli, performance, inaugurazioni, tante le iniziative in programma per chiudere il primo fine settimana di Bergamo e Brescia 2023, un percorso che si dipanerà lungo le vie di Città Alta e del centro città.
I musei di Città Alta saranno aperti e a ingresso gratuito per tutta la giornata: il Museo delle Storie (il Campanone e il Museo del Cinquecento, il museo della fotografia, il museo Donizettiano, la Rocca,), il Museo di Scienze Naturali Caffi, il Museo della Cattedrale saranno a porte aperte per tutta la giornata con attività pensate per le famiglie. Il Museo delle storie propone una visita guidata alla mostra Vedere Venezia nel suo ultimo giorno di apertura: guida d’eccezione la direttora del Museo delle Storie Roberta Frigeni (palazzo del Podestà, ore 16:00). Al Caffi gli adulti potranno seguire una visita guidata mentre i più piccoli, in contemporanea, saranno impegnati in un laboratorio (ore 15:00). Coloro che sceglieranno di visitare il museo Caffi potranno, inoltre, godere della vista di piazza Cittadella, finalmente liberata dalle auto dopo anni di utilizzo a parcheggio e con gli ingressi completamente restaurati. Presso il Museo e Tesoro della Cattedrale, i ragazzi del progetto LE VIE DEL SACRO offriranno visite guidate gratuite ai visitatori (ore 11:00 e 16:00).
Non solo musei: all’ex monastero del Carmine sarà aperta tutto il giorno anche la pista di pattinaggio allestita all’interno del chiostro, con il TTB impegnato nell’accompagnare i pattinatori con piccoli eventi performativi nel pomeriggio intorno alle ore 15:00, alle 16:30 e alle 18:00.
Grazie al TTB e alla Cooperativa Città Alta, con all’iniziativa “Io Carmine, tu Agata”, sarà possibile inoltre riscoprire gli spazi ricchi di fascino dell’ex monastero del Carmine e dell’ex convento ed ex carcere di Sant’Agata. Questi ultimi sono protagonisti di questo percorso itinerante tra le stanze e gli spazi all’aperto dei due luoghi, con uno spettacolo per bambini e famiglie previsto alle ore 10 del mattino.
Alle ore 16 il Teatro Donizetti aprirà le proprie porte a bambini e famiglie e porterà in scena lo spettacolo Cappuccetto Rosso della Compagnia La Luna nel letto, un appuntamento pensato per i più piccoli. Lo spettacolo lancia il progetto Bergamo Brescia Family Friendly, ovvero una particolare attenzione della Capitale 2023 alla fruizione culturale della famiglie e dei bambini che prevedrà per tutto l'anno e sulle due città, una densa offerta di eventi raccolti in un cartellone integrato dal suggestivo nome CHE SPETTACOLO il 2023!
Al tramonto, intorno alle 18:00, appuntamento in piazza della Libertà, per assistere all’accensione dell’installazione Lights ON, dei designer greci Objects of Common Interest, un intervento temporaneo orientato a interpretare il tema della capitale della cultura “La Città Illuminata”. Si trasformerà anche lo spazio antistante la sede di Confindustria Bergamo al Kilometro Rosso grazie al Pioppeto, progettato dallo studio di architettura Salottobuono, fondato da Matteo Ghidoni. Entrambe le opere saranno realizzate grazie al determinante contributo di Confindustria Bergamo in collaborazione con GAMeC. La piazza, rinnovata, in particolare, sarà dedicata al concetto di “Industriosa Natura”, scelto dall’Associazione degli industriali bergamaschi per raccontare la propria volontà nel promuovere uno sviluppo attento ai temi dell’ecologia e della sostenibilità, e nella capacità di farsi guidare da uno sguardo innovativo e creativo.
Il Palazzo della Ragione sarà scenario di un evento speciale all’interno della mostra organizzata da The Blank, Arte in Opera, a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Stefano Raimondi, un dialogo tra Jonathan Monk, Giulio Paolini e Salo.
In serata, il cartellone si arricchisce del concerto SofarSounds. SofarSounds è un movimento di concerti segreti nato a Londra nel 2009 come reazione alla situazione dei live moderna. Stanchi di assistere a concerti in locali e pub in cui il pubblico era più interessato a bere e a chiacchierare con l’amico piuttosto che prestare attenzione a chi in quel momento si esibisse sul palco, soprattutto se si trattava di un artista emergente, hanno cercato un modo per ridare dignità e importanza alla musica live e agli artisti. Lo hanno trovato in appartamenti privati o luoghi inusuali, il giusto modo per ridare quel tocco di magia alla musica live.
Infine tutti i teatri dedicati ai bambini propongono spettacoli nelle loro sedi, come Teatro Prova e Pandemonium, con rispettivamente Elle e Come sorelle. L’Olocausto visto attraverso gli occhi dei bambini di allora.
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Noi, popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra […] a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole, a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altri fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti, a promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà, e per tali fini a praticare la tolleranza ed a vivere in pace l'uno con l'altro in rapporti di buon vicinato, ad unire le nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale […] abbiamo risoluto di unire i nostri sforzi per il raggiungimento di tali fini.
(Statuto delle Nazioni Unite)
Il coordinamento degli enti locali per la pace e i diritti umani di Bergamo e il coordinamento degli enti locali per la pace e la cooperazione internazionale di Brescia insieme alla Rete della Pace di Bergamo e alla Consulta della Pace di Brescia organizzano questo momento di cammino e di incontro per condividere e diffondere una cultura di pace. Consapevoli che solo promuovendo la partecipazione di tutte e tutti si può realizzare un percorso unitario e globale che renda possibile la pace.
Uscire dalle proprie case, trovarsi fianco a fianco in questo cammino è il primo passo per costruire un processo di cambiamento culturale, sociale, economico. Società pacificate, dove ciascuna e ciascuno è protagonista nella costruzione di ponti e non di muri.
Abbiamo scelto di aprire questo documento con le parole che il nostro Paese ha ratificato da 77 anni, sapendo che questi impegni sono già presi e vanno mantenuti e promossi.
- Una marcia per incontrarsi: è necessario rimettere al centro la pratica dell’incontro nella promozione della pace. È un impegno di ogni soggetto, di ogni singolo e singola, quello di incontrare altri, di starci affianco e di camminare assieme, parlando e discutendo. Durante questa marcia si incontreranno diverse comunità, simbolicamente riunite sotto le due città capoluogo di provincia per affermare in modo forte che solo l’incontro può essere la base per costruire rapporti di pace.
- Due partenze, un unico arrivo: partire da due punti geografici differenti per arrivare a un solo punto di arrivo. Partire da due punti di vista differenti, mirando a un punto d’incontro più che ad affermare le singole individualità. Non si tratta di compromessi, ma di cercare vie alternative per potersi incontrare in un punto differente, in una sintesi che sappia essere nuova ed inedita.
- Cultura della pace: la pace non è un qualcosa che compare improvvisamente nella storia dei popoli, delle nazioni, delle comunità e delle persone. Sviluppare e promuovere una cultura di pace impone un lavoro puntuale sui tanti, diversi e complessi fenomeni in atto. Non c’è pace senza giustizia sociale e ambientale, senza una accoglienza giusta basata sulla dignità della persona e sulla promozione dei diritti umani. Senza una via decisa verso il disarmo e contro ogni forma di violenza. Svuotare gli arsenali per riempire i granai!
- Per un mondo equo e solidale: non ci può essere pace senza un’attenta revisione del nostro modello di sviluppo. L’emergenza ambientale, migratoria, sociale, energetica e sanitaria impongono a tutti e tutte una revisione attenta, sobria e responsabile degli stili di vita. Camminiamo insieme con la consapevolezza che lo sfruttamento intensivo delle risorse ambientali produce degrado sociale, povertà ed emarginazione ed è causa di conflitti ed alimenta la cultura di guerra.
- Impegno delle capitali
Rilanciamo come impegno alle istituzioni del nostro paese di nominare ogni anno due città come Capitali della Cultura di Pace, per continuare questo cammino di diffusione e contaminazione reciproca, passo passo.
"Se vuoi la pace prepara la Pace. Bergamo – Brescia 2023 in cammino" non è un semplice richiamo all’art. 11 della nostra Costituzione ma ci impegniamo per mantenere sempre vivi, attuali e praticati diversi percorsi di pace.
Vi aspettiamo sulla strada!
La pace nasce dalla coerenza, dalla legalità, dal rispetto dell’altro, dal far proprie le speranze e le esigenze degli altri. La pace nasce dalla fatica di dire no quando è necessario.
(Sergio Mattarella)
I coordinamenti provinciali degli Enti Locali per la pace di Bergamo e Brescia e la Rete della pace di Bergamo, in occasione della Marcia per la Pace, organizzata nell’ambito delle manifestazioni di "Bergamo Brescia Capitali della Cultura 2023, propongono alle scuole di Bergamo e Brescia alcuni percorsi di approfondimento dedicati alle scuole di ogni ordine e grado.
La pace richiede grande lavoro e, come ci ricordava Luis Sepúlveda, è una strada difficile perché richiede risposte complesse a problemi che troppo spesso vengono presentati con “stupefacente semplicità”. In questo particolare anno nel quale le nostre Città diventano simbolo di cultura, le nostre proposte mirano a contribuire e sostenere il lavoro che ogni anno insegnanti e dirigenti compiono a favore della costruzione di una coscienza di pace e legalità nelle nuove generazioni.
È la prima volta che "Capitale italiana della Cultura" non è una sola città, ma due che lavorano insieme. Non possiamo non cogliere questa grande occasione per dare ancora più valore a percorsi pensati per favorire la diffusione nelle scuole di una vera CULTURA DI PACE.
Percorsi per le scuole, anno scolastico 2022-23
Dedicato alla memoria del Professor Fulvio Cesare Manara e al suo impegno per la diffusione di una cultura di pace e non violenza.
Le nostre proposte
Gli Enti promotori in collaborazione con l’Associazione di promozione sociale e culturale Alilò futuro anteriore propone a scuole secondarie di secondo grado, università, centri di formazione e di educazione ricorrente e permanente, una iniziativa di partecipazione, sensibilizzazione e di riflessione sulla continuativa presenza nella realtà di diverse generazioni dell’esperienza e della narrazione della violenza e della guerra (come la tragedia ucraina ci ricorda ogni giorno) insieme ad una sempre più necessaria cura della speranza di pace e di futuro possibile, condiviso, accogliente per tutte/i e ciascuna/o.
Tale iniziativa si traduce in un percorso che connota - a partire dal 2022/23 - l’avvio di condivisi percorsi scolastici, educativi, formativi sul territorio bergamasco, proponendosi come partenza di un ventaglio di iniziative ulteriori che culmineranno il 7 di maggio nella Marcia per la Pace sulla traiettoria Bergamo-Brescia, capitale della cultura 2022/23.
- Come primo evento, in data 15 novembre, proponiamo la possibilità di partecipare a un concerto-conferenza, prodotto da Alilo’ futuro anteriore Pace & guerra:
argomenti, narrazioni, versi di donne, tessuti con canzoni in frontiera, a dire : “tra uccidere e morire c’è una terza via: vivere”; “donne e uomini insieme, per abitare la Terra in un respiro grato”. In principio era la pace; poi guerrieri e guerre sempre più probabili (e di molte se ne rimuovono motivazioni e responsabilità); e poi il desiderio rivoluzionario della pace da rendere possibile come una gioia che salva.
I testi sono disponibili sul sito.
15 novembre dalle ore 10:00 alle ore 12:00, Seminario di Bergamo (partecipazione gratuita su prenotazione)
- La figura di Gino Strada e l’esperienza di Emergency
Emergency da sempre si impegna per la promozione di una cultura di pace, incontrando gli studenti all’interno e confrontandosi su temi come la guerra dal punto di vista delle vittime civili, la pratica dei diritti umani, le attività umanitarie nelle quali l’Associazione è impegnata.
10 dicembre ore 10:00-12:00, Auditorium Liceo opera Sant’Alessandro di Bergamo (partecipazione gratuita su prenotazione)
- "Gli irrecuperabili non esistono. Un ponte sopra il pregiudizio", testimonianza di Davide Cerullo
Davide Cerullo, un tempo "bambino di Scampia" (quartiere degradato di Napoli che, in particolare nella zona delle “Vele”, ha fatto da sfondo al famoso film tratto dal libro "Gomorra" di Roberto Saviano) strappato alla scuola a tredici anni per una carriera nella malavita è destinato a perdersi negli ingranaggi della camorra. E invece Davide ne esce. Si allontana dalla mala vita e si impegna con tutte le forze per far sapere che si può, che è bello vivere e vivere "puliti". Adesso Davide, divenuto scrittore, fotografo e “operatore di strada” a Scampia, ha un solo obiettivo: salvare i bambini delle Vele, gli "angeli con le ali bruciate". Per farlo ha costruito insieme ai suoi bambini e ragazzi una fattoria didattica proprio sotto le Vele di Scampia.
Obiettivi: conoscere la storia di una persona che è riuscita, grazie all’aiuto degli altri e al proprio coraggio e caparbietà, a fare la scelta giusta e a crearsi le proprie occasioni per costruire una cultura della legalità e della pace in un luogo dominato dalla violenza e dalla prevaricazione.
Alle prime classi che aderiranno verrà regalato il libro “Soldati di piombo” di Davide Cerullo, una grafic novel sulla storia di Davide Cerullo ed Emanuele Fucecchi Ed. Becco Giallo
Tempi: 1 o 2 ore (a seconda delle esigenze e delle disponibilità) per un incontro degli studenti con Davide Cerullo
Costi: 350,00 € (il vitto e alloggio sono compresi nel prezzo e spesati dall’organizzazione)
14 febbraio ore 10:00-12:00, Auditorium Liceo opera Sant’Alessandro di Bergamo (partecipazione gratuita su prenotazione)
- Convegno in occasione della Giornata della memoria, prof. Claudio Vercelli storico contemporaneista, è docente a contratto all’Università Cattolica di Milano e svolge attività di ricerca in storia contemporanea presso l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino. Giornalista, collabora con quotidiani e riviste.
26 gennaio alle ore 20:30, Auditorium Liceo opera Sant’Alessandro di Bergamo (partecipazione gratuita su prenotazione)
- Spettacolo teatrale "Magazzino 18" in occasione del Giorno del ricordo
26 febbraio alle ore 20:30, Palacreberg (partecipazione gratuita su prenotazione)
27 febbraio alle ore 09:30, Palacreberg (partecipazione gratuita su prenotazione)
- La bellezza a scuola. Invitiamo le scuole di ogni ordine e grado ad aderire all’iniziativa della Fondazione BESHERAT ART FONDATION per ricevere a titolo gratuito dei pannelli con delle foto, di vari fotografi di spicco di tutto il mondo, ritraenti momenti quotidiani di zone più povere del mondo.
Obiettivi: coltivare simpatia ed empatia tra i bambini di tutte le età. La capacità di comprendere i sentimenti degli altri è fondamentale per i futuri custodi del nostro pianeta e di tutta la vita su di esso. Il metodo è semplice. Portare l'arte nelle scuole nella speranza che il contatto quotidiano con l'arte stimolante aiuti i bambini ad acquisire un livello più profondo di comprensione ed empatia per il nostro pianeta e la sua gente. “Ci piacerebbe parlare con te per fare un'installazione nella tua scuola.
Per info e contatti
Accoglienza: scuole secondarie di primo e secondo grado.
- Spettacolo teatrale “LISISTRATA ON AIR”, scuole secondarie di I e II grado
Percorso teatrale laboratoriale con il regista e le attrici di Lisistrata on Air di Roberto Tarasco e Compagnia Piccolo Canto coproduzione Fondazione Teatro Donizetti e CTB – Centro Teatrale Bresciano
Nel 411 a.C. Atene è logorata dalla guerra del Peloponneso e sfiancata dalla catastrofica spedizione in Sicilia. È ormai chiaro che non ci saranno vincitori. In questo contesto Aristofane scrive Lisistrata, a cui lo spettacolo è liberamente ispirato, una delle più spassose fantasie contro la sopraffazione e il potere che l’antichità ci ha tramandata. Ma la vicenda non riguarda un tempo a noi lontano; nel nuovo millennio si contano almeno una decina di casi di sciopero del sesso che grazie alle donne hanno ottenuto un grande risultato: la pace. Come i personaggi della commedia giungono dalle diverse polis, così le attrici cantano e parlano in bergamasco, bresciano, veneto e cimbro. Nella messinscena l’Acropoli diventa la "Bèrghem de hura", le femmine scatenate le “Harlequins” che cavalcano come spiriti ribelli, l’eroina greca un Garibaldi in gonnella. Una storia antica, ma non troppo, per ribadire la pace e farla finita con le guerre, in una zona (il triangolo Bergamo, Brescia, Milano) che detiene il primato europeo per produzione di pistole e fucili, le armi leggere che provocano il 90% delle vittime dei conflitti nel mondo.
Obiettivi: sviluppare empatia, capacità di mettersi nei panni degli altri. Il teatro come possibilità di sviluppare di diffondere una cultura di pace, affrontando temi seri e profondi con acume e leggerezza.
13 aprile 2023 alle ore 9:30 presso l'aula magna Istituto G. Natta di Bergamo (partecipazione gratuita su prenotazione).
- "La Carovana dei Pacifici" a Bergamo con CEM Mondialità e le ACLI di Bergamo
CEM Mondialità, in collaborazione con le ACLI di Bergamo, propone il progetto La Carovana dei Pacifici ideato dal nostro formatore Roberto Papetti per promuovere, con bambine e bambini, una cultura della convivenza pacifica, della fratellanza e del rispetto.
I Pacifici sono sagomine di cartone, di legno o di altro materiale, disegnate e colorate dai bambini, portatrici di un messaggio di pace che, camminando le une accanto alle altre, formano una gioiosa Carovana che “invade” di speranza i luoghi.
Si propone di portare La Carovana dei Pacifici alla Marcia della Pace del 21 maggio 2023: cerchiamo scuole di ogni ordine e grado poste sul percorso Bergamo- Brescia pronte ad aderire al progetto, la proposta che è totalmente gratuita (c’è un kit pubblicato, in collaborazione con Associazione Montessori di Brescia, da Carthusia edizioni, quale sostegno operativo e fonte di spunti per ragionare e giocare alla pace con i bambini).
ll formatore Papetti è disponibile a tenere un incontro formativo per i docenti aderenti.
Per maggiori informazioni visita il sito.
Sostenibilità
- KAKI TREE PROJECT
Il comitato esecutivo del Kaki tree project è già attivo in molte realtà scolastiche: diverse Amministrazioni Locali ed Istituti Comprensivi hanno, nel corso di questi anni, aderito a questa progettualità, connettendo le “seconde generazioni dell’albero di cachi sopravvissuto al bombardamento atomico” ai bambini.
Obiettivi: Coinvolgere nuovi Istituti Comprensivi nell’adesione al progetto, con la piantumazione durante l’anno dell’albero del cachi a scuola/coinvolgere e valorizzare le realtà che già aderiscono. Il seme dell’albero piantumato può diventare seme di Pace e di Vita - da condividere con il comitato esecutivo del Kaki tree Project
Tempi: Da condividere con il comitato esecutivo del Kaki tree Project
Costi: Attività gratuite - da condividere con il comitato esecutivo del Kaki tree Project
Per segnalare il vostro interessamento a una o più delle proposte sopra elencate ed avere maggiori indicazioni in merito scrivete, lasciando anche un vostro recapito, al seguente indirizzo di posta elettronica: barbaraghisletti@hotmail.com
I contest
- CREA LO STRISCIONE DI APERTURA DELLA MARCIA DELLA PACE BERGAMO – BRESCIA 2023
Realizza uno striscione sulle tematiche della cultura di pace. Lo striscione vincitore aprirà la Marcia per la Pace Bergamo-Brescia 2023.
Per la valutazione ai fini del concorso le classi partecipanti (sia di Bergamo che di Brescia) dovranno inviare un’immagine in formato jpeg ad alta risoluzione dello striscione realizzato al seguente indirizzo: coordinamentopace.bs@gmail.com
Gli elaborati possono essere corredati da una presentazione del percorso che ha portato alla realizzazione del prodotto finale.
Scadenza: gli elaborati potranno essere inviati a partire da gennaio 2023 sino alle ore 24,00 del 10 aprile 2023 e non oltre
Lo striscione vincitore di Bergamo e quello di Brescia apriranno i due bracci della Marcia della Pace del 7 maggio 2023.
- #TE LO SPIEGO IO!
"I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta." (Antoine de Saint-Exupèry. Il Piccolo Principe)
Racconta con un video (durata massima 3 minuti e di peso non superiore a 1 Gigabyte) qual è il significato della parola PACE per te o per la tua classe: perché è importante, dove e quando l’hai incontrata, come si costruisce, a cosa serve…SPIEGACELO TU!
I contributi caricati non devono fare uso di materiale fotografico, audio e video coperto da diritto d’autore, di cui non si possiede la titolarità o le liberatorie dei soggetti in essere. Gli elaborati possono essere corredati da una presentazione del percorso che ha portato alla realizzazione del prodotto finale.
Per la valutazione ai fini del concorso le classi partecipanti (sia di Bergamo che di Brescia) dovranno inviare gli elaborati a partire da gennaio 2023 sino alle ore 24:00 del 10 aprile 2023 e non oltre al seguente indirizzo di posta elettronica: retepace.bergamo@gmail.com
Il 7 maggio 2023 presso il Comune di Palazzolo, avrà luogo la premiazione degli elaborati vincitori.
Per i dettagli si rimanda ai regolamenti dei rispettivi concorsi.
Guarda la locandina.
LOGISTICA: consulta gli itinerari e i trasporti.
Per valorizzare e facilitare l’esperienza comune di visita dei territori di Brescia e Bergamo, le due amministrazioni comunali hanno deciso di realizzare l’unione virtuale delle rispettive reti Wi-Fi, entrambe realizzate e gestite da A2A Smart City. Questo permetterà ai visitatori di poter agganciare facilmente gli Access Point presenti nei territori coinvolti senza doversi riaccreditare in entrambe le città.
Nello specifico, le reti internet senza fili delle città di Brescia e Bergamo propagheranno un unico SSID (service set identifier) identificativo della rete con il nome di BergamoBresciaWiFi. In questo modo, il visitatore potrà navigare agganciando la rete con il proprio dispositivo effettuando solo la prima volta l’identificazione, a Brescia o a Bergamo, tramite semplice procedura guidata. Successivamente, potrà spostarsi liberamente nelle aree di copertura Wi-Fi dei due territori cittadini senza dover ripetere l’autenticazione.
Le aree nelle quali è disponibile il servizio Wi-Fi congiunto sono riconoscibili grazie alla presenza di appositi cartelli riportanti il nome e la simbologia della rete senza fili.
Grazie a questo progetto, Bergamo e Brescia hanno goduto di un rafforzamento della rete Wi-Fi globale, così dettagliata:
- a Bergamo sono stati attivati 13 siti della cultura con connettività internet dedicata e 49 punti Wi-Fi aggiuntivi, configurati due punti di connettività aggiuntivi per streaming e supporto all’evento inaugurale, incrementati a 228 gli access point dislocati sul territorio per Wi-Fi comunale, con capacità di banda internet aumentata fino a 1 Gbps, con SSID dedicato al Progetto e propagato sui territori delle due città.
- a Brescia sono stati configurati due punti di connettività aggiuntivi per streaming e supporto all’evento inaugurale, incrementati ad oltre 300 gli access point dislocati sul territorio per Wi-Fi comunale con capacità di banda internet aumentata pari a 500 Mbps, con SSID dedicato al progetto e propagato sui territori delle due città.
Il nome è nato su ispirazione del nuovo rapporto tra Brescia e Bergamo: città che si assomigliano, che sono vicine e che, come sorelle, possono competere o discutere, ma sono fondamentalmente unite. Da sempre definite cugine, anche per avere vissuto un particolare e triste momento storico - l’emergenza sanitaria Covid - che le ha viste tristemente protagoniste, oggi più che mai sono diventate sorelle.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto si pone come obiettivi quello di incrementare la proposta di fruizione sostenibile del territorio bresciano e bergamasco, aumentandone la percezione green e intercettando nuovi target di visitatori. Inoltre il cammino assolve in pieno ciò che l’emergenza sanitaria ha richiesto, cioè un modo nuovo di ripensare gli spazi e la socialità e di fruire i luoghi, decongestionando, destagionalizzando e allungando i periodi di permanenza.
IL PERCORSO
Bidirezionale, nei suoi 130 chilometri, oltre ai due capoluoghi Brescia e Bergamo, il percorso attraversa 34 comuni, sviluppandosi sulla fascia collinare delle due città e province. Le tappe consigliate per farlo interamente sono sei, ciascuna con una media di 20-25 chilometri, ma ogni camminatore potrà comunque modulare tempo e lunghezza giornalieri in base al proprio grado di allenamento. Ogni tappa ha comunque delle specificità, naturali e culturali, tale da essere vissuta anche come gita giornaliera e del weekend.
RETE DI ACCOGLIENZA
Intorno al cammino è stata strutturata una rete di accoglienza per dormire e mangiare. Le realtà che hanno aderito sono dislocate lungo le tappe e offriranno prezzi calmierati ai camminatori in possesso di credenziale che potrà essere richiesta direttamente sul sito. La credenziale, oltre a sostenere la manutenzione de La Via delle Sorelle, varrà come biglietto di ingresso alla Riserva del Torbiere del Sebino, a cui andranno una parte dei proventi.
SEGNALETICA
La Via delle Sorelle ha una segnaletica verticale dedicata, finanziata da Regione Lombardia – Ersaf, che riporta il logo e la direzione di cammino (Bergamo o Brescia) ed è integrata da una segnaletica orizzontale (vernice rossa e blu).
IL CAMMINO E LE ARTI VISIVE
La Via delle Sorelle si arricchisce grazie al dialogo e all’interazione delle arti contemporanee (arti visive, teatro, letteratura e musica), chiamate a interpretare ed esaltare i valori fondamentali: il rapporto tra uomo e natura, tra uomo e territorio, tra passato e presente. Si parte con il posizionamento di opere d’arte contemporanea permanenti lungo le tappe del Cammino, per creare il primo cantiere creativo tra due città e trasformare la Via delle Sorelle in un palcoscenico a cielo aperto.
A Brescia l’artista Massimo Uberti (Brescia, 1966), noto a livello internazionale per il suo linguaggio che utilizza la luce per plasmare e fondersi nell'identità del paesaggio, sta realizzando una grande installazione, promossa da Cherubini Spa, in green neon che dichiara “EXPECT MORE” e che sarà collocata lungo Via Pusterla, a Brescia, all’interno del Vigneto omonimo della cantina Monte Rossa, il più esteso vigneto urbano d’Europa. In dialogo ideale con questo grande lavoro luminoso, è l’opera disseminata di Claudia Losi (Piacenza, 1971) nel territorio bergamasco, lungo il sentiero che da Nembro conduce alla frazione di Lonno. L’opera, a cura di Alessandra Pioselli e Ilaria Bignotti con la collaborazione di Camilla Remondina, consiste in un’installazione diffusa di piccole sculture in pietra locale che riprendono le forme ogivali allungate delle coti. Lungo l’intero Cammino, si svilupperanno in punti naturali e culturali delle tappe le installazioni tessili dell’artista Laura Renna (San Pietro Vernotico, Brindisi, 1971): grandi arazzi realizzati con circa 2000 manufatti donati dall’azione collettiva e partecipata 50 MIGLIA - INSIEME NELLA CATENA UMANA ideata dall’Associazione VIVA VITTORIA. Ma il Cammino intercetta anche aree già connotate per lo sguardo aperto alla relazione tra arte e natura: si pensi alla zona della Valle di Mompiano (Brescia) che da anni conduce il visitatore a riflessioni sull’ecologia attraverso installazioni artistiche dislocate nel percorso di ArteValle e che quest’anno vedrà la zona arricchirsi di nuovi interventi. Tra questi ci sarà "Nel Bosco Immagino", un progetto con numerosi partner che nel 2023 si concretizzerà in diverse azioni, tra cui la realizzazione dell'installazione di Matthias Neumann in Valle di Mompiano ed il coinvolgimento di tante realtà culturali bresciane. Sul Monte Maddalena, nell’area che il Cammino percorre, si colloca anche un nuovo progetto dell’AAB - Associazione Artisti Bresciani intitolato “Maddalena. Il bosco dell’arte”. L’intento è collocare opere di Land Art, introducendo una nota creativa e fiabesca sul bordo del cammino, nel bosco ceduo di proprietà comunale.
Al momento sono in corso altri progetti di ideazione da parte di artisti che stanno studiando il Cammino e, durante il 2023 e negli anni avvenire, vi interverranno. Le opere d’arte, infatti, cresceranno nel tempo, rendendolo un laboratorio dove arte, natura, cultura e produzione si intrecciano in modo virtuoso e sostenibile, inclusivo e aperto e di forte coinvolgimento.
SOSTENITORI
La Via delle Sorelle ha avuto il sostegno di Regione Lombardia, Fondazione ASM, Fondazione Cariplo e le Fondazioni di Comunità di Bergamo e Brescia, Visit Bergamo e Visit Brescia.
Scopri di più visitando il sito e le pagine social della Via delle Sorelle: Facebook e Instagram.
Bergamo e Brescia distano tra loro 50 miglia, 80 chilometri circa: un tracciato che il 4 giugno prossimo sarà animato da una catena umana, simbolo di unione e solidarietà.
40.000 persone, dalle 11:00 alle 11:10, iniziando contemporaneamente dalla piazza Vecchia di Bergamo e dalla piazza Loggia di Brescia, si disporranno una accanto all’altra, intervallate da 40.000 strisce di maglia lunghe ciascuna un metro e mezzo, per unirsi sul ponte tra Sarnico e Paratico, confine delle 2 province. Un evento straordinario, un flashmob unico e spettacolare, da Guinness dei primati, per tradurre il metro e mezzo di separazione imposto durante la pandemia in un metro e mezzo di presenza, vicinanza e partecipazione.
Il nome dell’evento – 50 Miglia –, oltre a sottolineare la distanza fra le due città Capitali della Cultura 2023, evoca le peculiarità che le distinguono e al contempo le accomunano: Bergamo città dei Mille, Brescia città della Mille Miglia.
Ideatore e promotore di questa iniziativa speciale è l’Associazione Viva Vittoria OdV insieme a Viva Vittoria Bergamo. Il linguaggio espressivo scelto per il progetto 50 Miglia è, ancora una volta, il fare a maglia, metafora di creazione e sviluppo. Un mezzo perfetto, perché si tratta di una modalità creativa molto diffusa e facile da apprendere, che oltretutto riporta gli adulti a ricordi familiari del passato, crea un’attitudine all’incontro e alla relazione e offre ai più anziani l’occasione per insegnare un’attività manuale, oggi desueta ai più giovani.
Il progetto 50 Miglia prende vita grazie al coinvolgimento delle persone, alle quali viene chiesto di realizzare una striscia in maglia lunga 150 cm e alta 10 cm, realizzata ai ferri o all’uncinetto, con due anelli per i polsi alle estremità. Tutte le strisce in maglia vengono poi consegnate all’organizzazione, che a sua volta le fornirà ai partecipanti della catena umana il giorno dell’evento. La quota d’iscrizione per partecipare a 50 Miglia è a partire da 3€: l’intero ricavato sarà devoluto a favore di centri che seguono i giovani con problemi legati al periodo post-Covid.
Per la zona di Bergamo, i destinatari saranno il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) dell'Istituto Palazzolo di Bergamo, ed il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (DSM-D) dell'ASST Bergamo Ovest di Treviglio.
Per la zona di Brescia, i destinatari saranno l’U.O. di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’ASST Spedali Civili di Brescia.
La partecipazione è aperta a tutti, chiunque potrà vivere un’esperienza unica e poi godere di una giornata ricca di eventi organizzati nei Comuni lungo il tracciato.
L’iscrizione è disponibile esclusivamente sulla web app www.50migliabgbs2023.it.
I partecipanti potranno scegliere dove collocarsi nella catena umana, selezionando una delle 24 località e poi uno specifico segmento del tracciato.
Domenica 4 giugno l’appuntamento per gli iscritti è dalle ore 9:30 presso il punto di ritrovo del segmento prescelto in fase d’iscrizione. Qui verrà consegnata la striscia in maglia e si verrà indirizzati alla propria postazione, con il supporto dei volontari.
«Questo progetto è tra i più emblematici della Capitale della Cultura 2023. Rappresenta visivamente e fisicamente l’unione tra Bergamo e Brescia, nel segno della solidarietà, della collaborazione e del ‘fare bene’. Soprattutto, ci mostra come siano le persone a costruire questo ponte, dimostrando che proprio le iniziative che nascono dal basso, dalla comunità, se lasciate libere di svilupparsi in un clima aperto al civismo e alle sinergie tra pubblico, privato, associazioni e singoli cittadini, possono trasformarsi in opere grandiose, iconiche e solidali al tempo stesso. E questa è proprio l’eredità che vogliamo lasciare, come amministrazioni comunali, al territorio anche oltre quest’anno» commenta Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo.
«L’iniziativa della catena umana 50 Miglia si inserisce nel progetto nazionale che vede Fondazione Conad ETS accanto a Viva Vittoria OdV in tante piazze italiane - racconta Maria Cristina Alfieri, Direttrice della Fondazione, e aggiunge: siamo felici che Conad Centro Nord, attraverso i suoi Soci e collaboratori, abbia aderito con tanto entusiasmo alla 50 Miglia, dando un contributo economico importante per un progetto sociale che coinvolge intere comunità, dai più giovani ai più anziani, mettendo tutti al lavoro per lanciare un messaggio corale di unione e solidarietà e aiutare chi è più fragile. Oltre a promuovere la realizzazione del progetto, Conad Centro Nord ha anche mobilitato concretamente i suoi Soci per la raccolta delle strisce di maglia all’interno dei punti vendita lungo tutto il tragitto che unisce Bergamo e Brescia».
«Questa iniziativa al fianco di Viva Vittoria ci consente di contribuire a sensibilizzare su temi estremamente importanti per Conad Centro Nord – dichiara l’Amministratore delegato di Conad Centro Nord Ivano Ferrarini - Un’iniziativa importante che testimonia un tratto distintivo della nostra organizzazione, da sempre sensibile alle tematiche sociali e vicina alle comunità di riferimento con azioni concrete a sostegno delle persone in difficoltà. Il nostro impegno è quello di essere vicini, attenti e partecipi alle esigenze della comunità, creando valore condiviso. Grazie alla sensibilità e all’impegno dei nostri Soci sul territorio portiamo a Bergamo, Brescia e nelle loro province un’iniziativa preziosa che ci auguriamo possa contribuire a diffondere consapevolezza, sensibilizzare l’opinione pubblica e portare gioia».
Il tracciato di 50 Miglia
Web App per iscrizione a 50 Miglia